giovedì 4 dicembre 2008

Le Posizioni Esistenziali

I bambini piccoli sono particolarmente aperti a tutti i tipi di influenze. Il tocco, nelle prime 6 settimane di vita, ed anche dopo in misura minore, rappresenta un elemento molto importante per creare nel bimbo un atteggiamento di sicurezza e fiducia. In seguito, con l'educazione, i bimbi vengono per così dire "programmati" e perdono in parte la loro sensibilità.

I bimbi sono molto aperti e percepiscono i messaggi relativi a loro stessi ed al loro valore nelle prime esperienze di vita che consistono nell'essere toccati od essere ignorati dagli altri. Assai presto imparano a guardare le espressioni dei volti ed a rispondere ad esse così come accade per il tocco ed i suoni.

Un bimbo che viene accarezzato ed a cui si parla dolcemente riceve perciò dei messaggi ben diversi di uno che viene ignorato o trattato malamente. Un bimbo che riceve pochi tocchi e poche attenzioni può, ad esempio, arrivare alla conclusione di essere una nullità e comunque qualcosa di non valido. Questo porterà in lui la sensazione di essere non a posto, in inglese NON OK.

Il bambino, quindi, sin dall'infanzia assume delle convinzioni su se stesso, sui genitori e la gente che lo circonda. Queste sono definite posizioni esistenziali e rappresentano gli atteggiamenti di fondo che una persona assume circa il valore essenziale che prcepisce in e negli altri.

Potenzialmente ogni bambino parte da una visione positiva di sé e dell'altro (io sono OK, tu sei Ok) e può modificarla a seconda delle situazioni di vita che si trova ad affrontare.

Carattere di una persona quando ha assunto una delle posizioni esistenziali:

1. Io non sono ok, tu sei ok: questa persona si sente inferiore agli altri e tenderà alla depressione; in effetti è ancora nella medesima posizione della sua primissima infanzia.
2. Io sono ok, tu non sei ok:. è la persona che biasima gli altri per le sue miserie. Questa posizione viene assunta dai bambini malmenati brutalmente che arrivano a concludere "Se mi lasciano solo sto benissimo, io non ho bisogno di nessuno, lasciatemi solo". Di solito questa posizione è sorretta da odio anche se ben celato; spesso ne fanno parte i delinquenti, i fanatici ed i criminali.
3. Io non sono ok, tu non sei ok: questa persona non ha alcun interesse nella vita, ne sono un esempio gli abulici. È la posizione assunta da coloro che non hanno avuto calore e attenzione nei primi mesi ed al loro posto hanno ricevuto rimproveri e percosse, magari anche dopo aver compiuto il secondo anno di età.
4. Io sono ok, tu sei ok: è la persona che si piace e che accetta gli altri come sono.


citazioni: www.viveremeglio.org/psicolog/anatran1.htm

1 commento:

Francesca ha detto...

Quello delle posizioni esistenziali è un tema molto interessante e effettivamente il modo di percepire sè stessi e gli altri influisce su qualunque tipo di scelta,dalla più banale alla più complessa... La posizione ideale sarebbe quella di avere un atteggiamento positivo sia verso sè stessi che verso gli altri quindi:IO SONO OK TU SEI OK!!!
L'anno scorso molti di noi hanno frequentato anche un laboratorio di Analisi Transazionale con Marco Marson,la cosa mi aveva affascinato molto e devo dire che mi ha aiutato a comportarmi in maniera differente in alcune occasioni... CIAO e Buon lavoro con il blog!!!